Singnatidi

0 specie in questa categoria

Il nome singnatidi non susciterà certamente nessun interesse, ma se parliamo di cavallucci marini, pesci ago e pesci drago sicuramente la nostra mente si riempirà con le immagini di questi pesci marini dall’aspetto molto bizzarro. Alla famiglia dei singnatidi infatti appartengono pesci divisi in due sottofamiglie: i syngnathinae, che comprende i pesci drago, pesci ago o pesci pipa, e gli hippocampinae che annovera al suo interno circa 70 specie di cavallucci marini.

Questi pesci vivono in tutti i mari del globo fatta eccezione per le zone glaciali. La maggiore concentrazione la troviamo nei pressi di barriere coralline e nelle praterie di fanerogame (posidonia), e la loro presenza interessa principalmente le acque superficiali lontane da forti correnti in quanto la forma non certo idrodinamica e le pinne particolarmente poco sviluppate non ne fanno dei buoni nuotatori.

I signatidi conducono generalmente una vita solitaria per la maggior parte del tempo, che impiegano in una costante ricerca di cibo che è principalmente costituito da larve di crostacei, piccolissimi pesci e zooplancton. La riproduzione avviene in modo insolito in quanto la femmina cede al maschio le uova fecondate, che sono riposte in una sacca detta borsa incubatrice presente nel corpo di quest’ultimo. Le dimensioni, la forma e la livrea dei singnatidi variano molto in base alla specie (ne possiamo contare attualmente circa 290 suddivise in 50 generi) andando da pochi centimetri fino ad arrivare ai 50.

In acquario questi bizzarri pesci dovrebbero essere allevati in vasche di media grandezza con una debole corrente, meglio se in coppia e, cosa fondamentale, in vasche nel pieno della maturazione, ricche di rocce vive che creino anfratti e alghe di caulerpa, in modo tale da consentire ai pesci di trovare sia nutrimento sia rifugio. Non devono essere ospitati insieme a pesci troppo vivaci e aggressivi ed è importantissimo il costante apporto di cibo vivo (moltissime specie accettano solo quello).

La presenza di singnatidi nel nostro acquario marino sicuramente donerà un tocco di fascino bizzarro, ma è una scelta da ponderare bene in quanto si tratta di pesci dalle caratteristiche ed esigenze molto particolari.