Fiumi africani

Quando si parla di Africa in campo acquariofilo la prima cosa che salta alla mente è il magico mondo dei ciclidi presenti nei tre grandi laghi della Rift Valley (Vittoria, Malawi e Tanganika), ma si possono realizzare vasche molto interessanti anche riproducendo gli habitat che ci regalano i grandi fiumi della parte centro-occidentale di questo splendido continente.

Per prima cosa è bene tenere a mente che quando parliamo di fiumi africani (principalmente i fiumi Congo e Niger) andiamo a trattare corsi d’acqua della lunghezza di qualche migliaio di chilometri che nel loro corso incontrano i terreni più disparati dando origine sia a rapide vorticose che a zone di acqua a lento scorrimento.

Nelle acque veloci e turbolente le piante sono quasi assenti salvo qualche anubias e la bolbitis heudeloti (felce africana) che grazie alle loro radici che si aggrappano a rocce e tronchi ed al fatto che il nutrimento lo assimilano dalle foglie riescono a crescere anche in un ambiente tanto ostile per la vegetazione sommersa; per quanto riguarda i pesci la fanno da padrone i locaridi e i pesci gatto.

Nelle acque a scorrimento lento invece troviamo una fitta vegetazione e una varietà di specie ittiche più rilevante grazie alla presenza di caracidi (il più famoso è il phenacogrammus interruptus o tetra del Congo), barbi e ciclidi come pelvicachromis, hemichromis per citare le due famiglie più comuni in campo acquariofilo.

Per quanto riguarda le caratteristiche fisico-chimiche dell’acqua in questi fiumi si hanno solitamente molte sostanze e sedimenti in sospensione e quindi (salvo qualche tratto)la visibilità in generale è abbastanza ridotta, la temperatura oscilla tra i 22 e i 27 gradi, il pH è compreso tra il 6,5 e il 7,5 mentre la durezza si attesta su valori medio-bassi.

Per allestire una vasca di biotopo di fiume africano dovremo dunque decidere in anticipo se cercare di ricreare l’habitat presente nei tratti più turbolenti o quello dei tratti più tranquilli. Nel primo caso avremo bisogno di pompe di movimento che creino una corrente importante in vasca, il fondo dovrà essere costituito da ghiaia fine alternato da ciottoli ben levigati e magari qualche tronco abbellito con anubias o bolbitis, l’illuminazione scarsa e come pesci ci orienteremo su locaridi e pesci gatto; nel secondo caso la corrente in vasca sarà normale potremo arredare la vasca in modo da inserire un buon numero di piante e potremo decidere se ospitare un acquario di caracidi e qualche piccolo ciclide come i pelvicachromis oppure orientarci su un acquario ospitante le specie di ciclidi più aggressive e impegnative come gli hemichromis.