Riscaldamento

Nella stragrande maggioranza dei nostri acquari vengono ospitati animali tropicali (sia di acqua dolce che salata) che necessitano di temperature ben definite e stabili e per far fronte a questa esigenza abbiamo a disposizione diversi metodi per ottenere questo risultato.

Va detto che la temperatura media delle acque tropicali si aggira tra i 23 ed i 26 gradi fino ad arrivare a 27 gradi nelle acque marine intorno ai reef corallini; calcolando che in appartamento la temperatura media può variare dai 17 ai 23 gradi abbiamo la necessità di installare in acquario un elemento riscaldante con termostato che ci consenta di avere la giusta temperatura in modo costante.

Il sistema più diffuso è quello di inserire in vasca un termoriscaldatore, una resistenza racchiusa in un cilindro di vetro (pyrex) a tenuta stagna collegato ad un termostato nella parte superiore; questo elemento deve essere inserito in un punto di buon movimento d’acqua (solitamente si trova in un vano apposito nei filtri interni) in modo da garantire il riscaldamento di tutta la massa d’acqua presente in vasca. Per verificare se la temperatura ottenuta sia corretta occorre inserire un termometro nel punto più lontano e controllare periodicamente la temperatura dell’acquario ed eventualmente andare ad agire sul comando del termostato alzando o abbassando la temperatura fino ad ottenere quella desiderata. Ovviamente in questa fase non devono esserci animali presenti in vasca, solamente dopo aver raggiunto una temperatura corretta e stabile procederemo all’immissione di pesci o invertebrati.

Ultimamente si trovano in commercio anche termofiltri: sono filtri esterni dotati di riscaldatore al loro interno, questa soluzione è un po’ costosa ma di sicuro risulta pratica ed efficace, restando in ambito di filtri esterni si possono trovare anche termoriscaldatori da inserire tra i tubi di mandata.

Un altro metodo per riscaldare i nostri acquari è quello costituito da un elemento riscaldante di metallo da inserire in vasca al quale è collegato un regolatore di temperatura che ne controlla l’utilizzo mediante una sonda di temperatura. E’ il metodo più costoso ma anche il più sicuro anche se va detto che anche i termoriscaldatori si possono collegare a regolatori di temperatura a sonda per aumentarne la sicurezza.

Quando si parla di sicurezza in ambito di riscaldatori per acquario ci si riferisce al fatto di non avere rotture che blocchino l’elemento riscaldante sempre acceso (con conseguente innalzamento fatale della temperatura) o sempre spento con conseguente diminuzione della temperatura. Va detto che in commercio ci sono ottimi prodotti molto affidabili ed è meglio rivolgersi alle marche leader in questo settore evitando materiali da ipermercato che a fronte di un risparmio di pochi euro potrebbero uccidere l’intera popolazione presente in vasca.

Quale potenza ci occorre per riscaldare adeguatamente le nostre vasche? In linea di massima se in divario tra temperatura esterna e quella che dobbiamo ottenere si attesta sui 5 gradi è buona regola considerare 1 watt per litro d’acqua; questo significa che per riscaldare adeguatamente una vasca di 100 litri avremo bisogno di un elemento riscaldante di 100 watt di potenza.

E’ stato omesso un sistema diffuso agli inizi dell’acquariofilia consistente in un cavetto riscaldante racchiuso in una guaina da posizionare dentro la vasca sotterrato nel fondo; per dovere di cronaca viene citato anche se ritenuto oramai superato, pericoloso e poco pratico rispetto alle attuali soluzioni offerte dal mercato.